sabato 31 dicembre 2016

Ora e sempre ....... RESILIENZA!


L'assonanza è indicativa: esiste una connessione tra la parola Resilienza e Resistenza. Ma non hanno lo stesso significato. Resilienza vuol dire qualcosa di un po' diverso dalla semplice Resistenza, che poi non è detto che questa sia una cosa semplice: a volte non è affatto semplice resistere.
Quando si parla di resilienza si fa riferimento alla capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. In psicologia si parla di resilienza  intendendo la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà.
Sebbene in questo caso sto ovviamente facendo riferimento al secondo significato è il primo quello che rende meglio il concetto che voglio esprimere.
Quest'anno scrivo il mio post di fine anno con sentimenti un po' diversi da quelli che mi hanno accompagnato nelle ultime occasioni.
Posso dire che quest'anno di cose positive ne sono successe. Provo ad elencare in ordine di importanza:
  • sono riuscito a cambiare lavoro e, chi mi conosce lo sa, per me questa rappresentava una necessità. Il fatto poi di aver trovato il nuovo ambiente lavorativo molto confortevole (molti colleghi fantastici) è una cosa che mi dà tanta energia
  • sono riuscito, dopo tati anni in cui ci avevo provato, ad effettuare il mio viaggio in Giappone e anche questo era un mio grandissimo desiderio. Sono felice di averlo fatto.
  • una mia storia, anzi in realtà ben due, sono state raccontate alla radio: addirittura sulla RAI. Le mie storie (Il mio primo autostop e Do you know Anna Salasana?) hanno rappresentato un gran salto di qualità del mio essere scrittore (in realtà posso al massimo essere definito un cantastorie) e chissà che nei prossimi anni non si possa ambire a qualche cosa di più (ora comincio a montarmi la testa)
  • ho fatto un po' di incontri interessanti: ho rivisto Oldani alla presentazione del suo ultimo libro e ho trovato un pezzetto di me nella scelta del titolo; ho scambiato due chiacchiere con Federico Rampini, che è il giornalista più interessante che io conosca; ho avuto il piacere di salutare più di una volta i fratelli Servillo dopo alcuni loro spettacoli tanto che ormai sono diventato un loro "cugino"
  • ho ritrovato i miei compagni di classe del liceo e, siccome con alcuni avevo perso ogni contatto, la cosa mi ha fatto molto piacere: ora c'è da organizzare una rimpatriata e queste cose mi eccitano
  • ho messo le basi per alcuni nuovi progetti che spero di realizzare nel nuovo anno. Di questi non ne parlo sempre per questioni di scaramanzia. 
Poi ovviamente sono anche capitate cose brutte, alcune molto brutte, ma, sarà per una questione di scaramanzia, non voglio parlarne.
E poi stavamo parlando di resilienza.
A tal proposito posso dire che i miei ultimi anni sono stati abbastanza duri. La società per cui lavoravo è fallita nel 2013. Ho così perso la mia qualifica di dirigente e mi son dovuto adattare a condizioni un po' diverse da quelle a cui ero abituato (nulla comunque a che vedere con ciò che alcuni miei ex colleghi hanno dovuto sopportare: hanno perso il loro posto di lavoro). A quell'evento sono seguiti anni in cui la mia considerazione in azienda è scesa a livelli bassissimi e, costituendo il lavoro una parte importante della nostra vita, la qualità di questa non è stata delle migliori. C'è voluto lo spirito di resilienza che mi ha aiutato e la presenza di una persona al mio fianco che mi ha sempre aiutato (grazie Franca) e mi ha fatto cercare quella fiducia nelle mie qualità che mi ha dato la forza di analizzare, adattarmi e soprattutto guardare sempre avanti senza mollare un attimo: sapevo che prima o poi i sogni devono essere realizzati, altrimenti stiamo parlando di miraggi!.
Qui trovate comunque un po' di immagini che hanno caratterizzato quest'anno. Ogni volta che lo guardo mi ricordo di altre cose che mi sono capitate e che non ho inserito (i miei amici del MIP ad esempio, oppure le mie lezioni alla Scuola Holden di Torino...). In ogni caso c'è tanta roba.


Ecco ora so che grazie a quella capacità (la resilienza) posso pensare al futuro con maggior fiducia. Anzi, come detto prima, sto già pensando a nuovi progetti e spero proprio che nel nuovo anno si abbia occasione di portarli avanti. Perché i sogni non devono mai mancare! 


Sarà che nel 2017 si ricordano anche i 50 anni della morte del Che e lui di resistenza - che non  è uguale alla resilienza ma un po' ci somiglia- se ne intendeva.
Spero di non fare la stessa fine.
Hasta la victoria siempre


1 commento:

  1. Complimenti, io sono nel periodo più buio, ma ho gli stessi sogni che voglio realizzare grazie alla resilienza!

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