Potremmo ereditare dal mondo orientale un approccio slow al mondo, all'economia, al modo di essere ?
L'ultima crisi economica ci imporrebbe un "rallentamento" ma sembra che ancora una volta non lo si sia capito.
Le attività che l’associazione intende svolgere per adempiere alla realizzazione della sua Mission sono:
Determinanti per l’ottima riuscita di tali attività e la progettazione, l’organizzazione e la comunicazione degli stessi. Inutile dire che queste attività richiedano fondi.
Oggi ci si è basati essenzialmente – sarebbe da dire quasi esclusivamente – sulla passione e determinazione di alcuni associati che hanno investito del proprio tempo per la buona riuscita di quello che è stato fatto. Molto di più può certamente essere fatto e molto di più si vorrebbe fare. La gestione di un budget consistente (si pensi solo a cosa possa implicare in termini di costi una giusta attività di comunicazione o la semplice organizzazione della segreteria) risulta quindi essenziale per il successo dei nostri progetti.
La quota associativa non è che lo sforzo minimo che viene chiesto ai nostri associati per partecipare a questi progetti . Si pone la necessità quindi di cercare strade alternative di finanziamenti. La sponsorizzazione è certamente una di queste. Il problema che si pone a questo punto è: come cercare sponsorizzazioni all’altezza dei nostri requisiti ? Lo sforzo profuso in questo ultimo anno di attività fa ben sperare. Il numero e la qualità degli eventi è cresciuto notevolmente suscitando sicuramente interesse intorno alla nostra associazione (se il Sole24Ore riprende tra le sue notizie un evento di AlumniMIP ci sarà pure un valido motivo ?). Il solco quindi è tracciato. Cosa si può fare di più? Si può far diventare la nostra associazione una associazioni che “conti”. Bisogna presentarsi dai nostri ipotetici sponsor e vantare un “portafoglio” di tutto rispetto. Questo “portafoglio” è costituito sia dalle attività svolte ma anche e soprattutto dal numero degli associati. E’ facile immaginare che ben diverso è una associazione che rappresenta qualche decina o centinaia di associati da una che ne rappresenti DIVERSE centinaia se non addirittura un migliaio ( cosa assolutamente perseguibile da AlumniMIP). Insomma per “contare” bisogna cominciare a “contarsi”. La base di duecento associati paganti non può essere la base su cui coltivare le nostre ambizioni. Solo se potremo contarci in modo soddisfacente (500 iscritti paganti nel corso del prossimo anno ?) potremo veramente cominciare a “contare” e presentarci ai nostri interlocutori con buone speranze di essere presi in considerazione.
Ben note School Business possono vantare organizzazioni dei propri Alumni che in questo momento ci potrebbero far arrossire ma, senza dimenticare l’umiltà e l’assoluta reverenza verso questi nostri “cugini”, tocca a noi darci da fare per poter avvicinarci ai loro successi.
Noi di AlumniMIP crediamo che questo sia possibile. Sta a chi sta leggendo queste righe domandarsi se si crede in tale ipotesi. Nel caso resta, per iniziare, solo una cosa da fare: iscriversi all’associazione.