domenica 29 settembre 2013

Emiut: un mippino che ci prova

Sembra che le cose non capitino mai per caso. Io sono convinto che la vita proceda per suoi binari. Sta a noi fare in modo che questi binari si incrocino con le nostre strade. È proprio questo il caso.
Nel mio ultimo post "L'abito fa il monaco" mi è capitato di parlare di un amico, Emidio Cesetti, e del fatto che avendo letto il suo libro e ricevuto qualche consiglio pratico, ho cominciato ad interessarmi un po' di più al mio modo di vestirmi e di presentarsi agli altri.
Passano pochi giorni e ricevo notizie da parte di Emidio riguardanti il suo progetto. L'idea ha avuto degli sviluppi. Sta infatti lanciando in questi giorni un'applicazione (é più figo chiamarla app) che tratta di argomenti riguardanti lo stile nel vestire, anzi, per dirla con sue parole, è proprio un'applicazione sullo stile.
L'applicazione, che si chiama Emiut, vedrà la sua nascita proprio in questi giorni e mi da modo di parlare di un po' di cose.
La prima riguarda il modo innovativo di lancio.
Emidio infatti è, come spesso molti imprenditori di start-up, alla ricerca di fondi per lanciare sul mercato la sua idea.
Non avendo, immagino, qualche zio facoltoso a cui chiedere i soldi che, come dicono anche tanti Venture Capitalist, resta il miglior modo per cercare i fondi necessari a mettere in pratica i propri sogni imprenditoriali (parlo ovviamente dei casi cui non si stia parlando di milioni di Euro), lui ha scelto di affidarsi ad una piattaforma americana (Kickstarter) per pubblicizzare il suo progetto e offrire l'opportunità, a chi ha intenzione di dargli una mano, di potergli assicurare un contributo economico in cambio di pubblicità che Emiut offrirà all'interno della sua applicazione (si tratta ovviamente di un'applicazione web based).
Si tratta, già volendo prendere in considerazione solo questo aspetto, di qualcosa di innovativo. Non vi pare? (applausi ad Emidio).
Oltre a questo stiamo parlando di un progetto abbastanza ambizioso. Un'applicazione che si interessa di stile e che si propone di dare consigli pratici su come vestirsi con stile con tante funzioni e argomenti. Si parlerà anche di stile sportivo e casual giusto per non parlare sempre di cravatte, gemelli e Derby o Brogue ai piedi (altro applauso). Qualcosa quindi di moderno visto che si parla di web, di tecnologia e anche di social (il tormentone del momento) essendo Emiut dotata di una funzione gratuita che permetterà di inviare domande sullo stile con immagini allegate gratuitamente direttamente dal nostro cellulare e avendo la possibilità di ottenere consigli direttamente da Emidio.
Viene proprio la voglia di dargli una mano per far si che questo progetto, sviluppato in collaborazione con un'importante agenzia di applicazioni di Londra e che quindi richiede dei costi relativamente alti, possa vedere la sua nascita. Si parla di stile italiano nel mondo e anche questo un po' di orgoglio dovrebbe darcelo.
Se a questo aggiungiamo che Emidio è un mippino (standing ovation - anche se solo mia) qualche sterlina su Kickstarter forse possiamo anche pensare di mettercela.
Chissà che non ci si ritrovi a finanziare un idea che spopolerà sull'Apple store.
In questo caso basta scrivere "Ti aiuterò" alla email  hello@emiut.com o sulla pagina facebook Emiut e si riceveranno i dettagli del progetto che sarà tra poco pubblicato su www.kickstater.com e tutti i benefici che sono offerti pubblicamente ed attraverso l'applicazione Emiut.
In ogni caso almeno un Like sulla pagina ufficiale Facebook (https://www.facebook.com/emiut) e condividerla sul nostro profilo potremmo farlo senza grosso sforzo (oggi come oggi un Like non si nega a nessuno).
Dai Emidio.
Faccio il tifo per te.

lunedì 9 settembre 2013

L'abito fa il monaco

Forse riconoscerete il Mahatma Gandhi in questa foto che lo ritrae quando viveva in Sud Africa ed esercitava il suo ruolo di avvocato.
Forse no, perché Gandhi siamo abituati a vederlo in  altro modo.
E non ci immagineremmo mai di accompagnare un testo che parla dell'opera svolta dalla "grande anima", riferimento di un'intera nazione e soprattutto della lotta da questa sostenuta nei confronti del Regno Unito per ottenere la propria indipendenza, con una foto che lo ritrae in abiti occidentali.
Gandhi è famoso per la lotta non violenta contro ogni discriminazione e razzismo nei confronti della popolazione indiana e di questa battaglia ne è diventato un simbolo.
E' proprio il simbolo Gandhi che quindi viene rappresentato nella nostra immaginazione come quell'uomo vestito in khadi e non certamente come un elegante signorotto in giacca scura e gilet.
Vedere Gandhi in abiti europei ne fa perdere tutto il carisma e addirittura farebbe apparire innaturale ogni sua richiesta di eguaglianza e libertà.
Insomma Gandhi è il signore esile ed emaciato che deve essere vestito con il suo dhoti bianco per poter rappresentare tutte le idee rivoluzionarie e innovative per cui ha combattuto durante tutta la sua vita. Non esiste un Gandhi in cravatta nella nostra mente e un'immagine che non lo rappresenti in quel modo farebbe perdere l'efficacia di qualsiasi discorso gli si sentisse pronunciare.
Insomma: l'abito è un elemento fondamentale di una personalità. Vestire in un certo modo significa presentarsi in un certo modo e voler trasmettere agli altri un certo modo di essere.
Un abito costituisce il proprio biglietto da visita prima che questo venga estratto dalla propria tasca. Molto spesso da come una persona si veste traiamo molte considerazioni che risultano fondamentali nell'instaurare un rapporto di conoscenza.
Ho sempre voluto presentarmi nel miglior modo possibile e quindi ho sempre tenuto in gran conto il vestito che portavo addosso. Questo non significa che sono sempre vestito "bene". Mi piace vedere un bell'abito, ma non è detto che io riesca ad essere sempre come un modello ad una sfilata. A parte poi, che non è detto che tutti i modelli di sfilate siano sempre risultati "belli" ai miei occhi. Il mio discorso però vuole essere un po' più generale e quindi non mi addentro in discussioni che riguardano la moda che non è quello di cui voglio parlare.
Voglio parlare di stile.... che è un'altra cosa.
A tal riguardo dico che, per me, abito significa "ciò che porto addosso" e non necessariamente un pantalone con giacca, camicia e cravatta. Per me abito è anche un pantalone ed una T-shirt.
L'importante è saper scegliere con stile e soprattutto indossarla con stile.
Esistono dei concetti di base che conviene conoscere e non saperli può causare delle situazioni imbarazzanti.
Ricordo che tempo fa sono stato a cena dopo una riunione di Alumni del MIP con Emidio Cesetti e abbiamo cominciato a parlare di vestiti e vestiario. Emidio è quello che io considero "un uomo di stile" e se vi capita di farci due chiacchiere ve ne potrete rendere conto.
Io credevo di essere, se non un esempio di eleganza, almeno una persona che si vestiva in modo decente ma dopo quell'incontro ho dovuto rivedere -e di molto - le mie considerazioni. Alcuni dettagli infatti, abilmente rilevati con molta educazione da Emidio, mi facevano apparire non proprio conforme ai dettami dello stile. Non parlo certo di calzino corto o cravatta a righe su camicia a righe (quello lo sapevo già), ma la camicia con tanto di taschino sul petto o la cintura marrone su un abito blu non erano proprio il massimo.
Ho capito quindi che qualche ripasso andava fatto e ho letto con molto piacere il libro (L'eleganza non ha tempo) regalatomi da Emidio che lui aveva scritto proprio per dare qualche "dritta" importante a chi vuole un consiglio su come comporre il proprio guardaroba. Vale ovviamente il solito detto: molto meglio pochi capi ma almeno di stile.
Per quello che si vede in giro una ripassata su questa tematica sarebbe opportuna per molte persone soprattutto perché, in base a quanto dicevo prima, il modo in cui ci presentiamo agli altri è fondamentale per far capire chi siamo. Non c'è storia.
E inoltre bisogna ricordarsi che non c'è mai una seconda opportunità per fare una buona prima impressione.
Proprio per questo devo quindi dirvi che il mio studio ha avuto anche altri sviluppi e ultimamente ho avuto modo di leggere (e di studiare) i consigli dati da Bernhard Roetzel nel suo libro L'uomo. Guida allo stile.
Si tratta di una guida che tocca tutti i punti relativi all'abbigliamento maschile e anche qui le cose che se ne ricavano (per chi è interessato a questo argomento) sono senz'altro utili.
Insomma: buona lettura.